Leonardo e la natività fiorentina

Pubblicato il 22 novembre 2019 • BibliotecaVia Enrico Mattei, 99, 25062 Concesio BS, Italia

LEONARDO E LA NATIVITÀ FIORENTINA

L’Adorazione dei Magi nel V centenario della sua morte

giovedì 5 dicembre ore 18.00

in Leggere il bello, sguardi d’arte, a cura di Letizia Barozzi

“Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù.” Giorgio Vasari
Con queste parole Giorgio Vasari ricorda la figura di Leonardo da Vinci, genio assoluto dell’arte rinascimentale, artista e scienziato, protagonista di quella fase artistica definita da Vasari stesso “Terza età”.

Al centro della sua opera si pone il lavoro scientifico di ricerca e osservazione, non solo sulla natura, ma soprattutto sull’uomo, anche quando l’artista affronta i soggetti della storia sacra. A Firenze, città dove egli si forma presso la bottega del Verrocchio, il tema della Natività e, soprattutto, dell’Adorazione dei Magi, era particolarmente cara alla famiglia dei Medici e alle casate patrizie ad essa alleate: dell’iconografia utilizzata a scopo politico, Leonardo saprà trarre una versione di eccezionale sperimentalismo, segno tangibili di una pittura che doveva rappresentare “al senso, con più verità e certezza, le opere della natura”.

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